racconto a immagini e trafiletti delle attività di miglioramento di una casa tipica del sud-Sardegna, pur abitando in Romagna :D
nota: i link inseriti hanno l'intenzione di aiutare a conoscere meglio questo tipo di architetture vernacolari con i loro pregi/difetti.
N.B. questo blog è aggiornato quasi sempre in differita e puntualmente lento anche nei suoi discontinui aggiornamenti ;)

sabato 16 giugno 2012

NOTE TECNICHE: ELEMENTI IN LEGNO DI GINEPRO, FILLIREA, CASTAGNO



... questa parte di tetto fa recuperare tutti i pezzi diritti rimasti dopo i lavori del 2001, qualcosa in più devo trovare ed acquistare non di nuovo ma, per uniformità, sempre di vecchio; qui di seguito provo ad esporre le informazioni che ho raccolto a proposito degli elementi in legno che fanno parte del tetto nei diversi tipi di materiali: sono sempre informazioni da verificare confrontare confermare...


ELEMENTI IN LEGNO DI CASTAGNO, FILLIREA, GINEPRO:: un soffitto in travi portanti di legno se ben tenuto rende sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale; se salvato dall'acqua, dai parassiti e dal fuoco può durare secoli; sarei molto interessato a datare alcuni pezzi di legno che dovrebbero risalire al tempo in cui la Sardegna era un'isola boscosa quasi quanto la Corsica, non è supposizione ma realtà guardando i tronchi che in molte case antiche fanno presupporre piante che raramente si trovano oggi nei boschi. Nel corso dei lavori ne ho trovati penso solo di tre tipi, chiamiamole essenze, che qui provo ad elencare con le caratteristiche che ho imparato e osservato.
http://users.libero.it/petemalu/dizionario_legno/diz_legno_frames.html
http://www.lantico.com/index/indexillegno.html
CASTAGNO:   (Castanea sativalegno robusto e abbastanza economico, purtroppo soggetto ad attacchi di parassiti che si nutrono della cellulosa nel legno e quindi da trattare pesantemente e per tempo con impregnanti ad azione sicura (ce ne sono anche di ecologici e non ho trovato differenze significativi di prezzo e di efficacia, almeno fino ad ora); facile da trovare anche in elementi squadrati e lisciati, molto importante che sia stato tagliato nella stagione giusta - inverno in cui la fibra è più solida e compatta - per evitare deformazioni, spaccature, attacco da parte di tarli (insetti singoli, anche coleotteri) che fanno gallerie polverizzando il legno o termiti (insetti comunitari raggruppati in nidi come le formiche) che sono in grado di svuotare un grosso tronco lasciando solo la superficie mettendo in pericolo la stabilità del legno. A questo proposito ho verificato che l'areazione e la mancanza di umidità mettono in difficoltà gli insetti che preferiscono invece il caldo umido dei muri.
http://it.wikipedia.org/wiki/Castanea_sativa
http://it.wikipedia.org/wiki/Isoptera
FILIRREA:   (Phillyrea angustifoliaalbero selvatico comune in Sardegna, conosciuto come "arridelli" , non è mai un albero grande per cui gli elementi in legno sono al massimo sei o sette centimetri di diametro; il legno è compatto e liscio, spesso tarlato o comunque percorso da gallerie che non sembrano recenti ma è solo un sospetto; anche per la corteccia caratteristica può essere paragonato ad un tipo di quercia; non è particolarmente pregiato ma un pezzo vecchio e non troppo tarlato fa la sua figura.
http://it.wikipedia.org/wiki/Phillyrea
GINEPRO:  (Juniperus phoenicea) albero selvatico a crescita molto lenta della stessa famiglia del piccolo ginepro  (Juniperus communis) che popola i calanchi romagnoli ma molto diverso sia nelle dimensioni che nell'utilizzo; da chiarire che si tratta di una pianta protetta perché resa rara dallo sfruttamento indiscriminato che nel passato è stato causato dalle sue qualità (sul monte Tiscali ne ho visti molti ma tutti storti e contorti per il motivo che quelli grandi e dritti sono stati tutti tagliati. E' un legno forte e resinoso, per questo poco attaccabile dai parassiti e dall'umidità. Al taglio libera un odore forte di incenso, tradizionalmente piccoli pezzi si usavano nei cassetti della biancheria (un po' come si fa con il legno di cedro); compatto, con nervature e nodi evidenti anche dall'esterno ha un bel colore rossastro può essere utilizzato oltre che in edilizia anche per mobili, intarsi, attrezzi da cucina come mestoli e forchette, fino al punto che bruciarlo è un vero e proprio spreco. Ho visto utilizzare pali di ginepro come pali per la vigna e questo dice tutto sulla sua resistenza alle intemperie e al tempo: infatti qualcuno lo paragona al ferro, a parte il fatto che non ha problemi di ruggine, facendone in questi contesti tradizionali un vero e proprio materiale prezioso sotto molti punti di vista.
http://it.wikipedia.org/wiki/Juniperus
http://it.wikipedia.org/wiki/Juniperus_phoenicea

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...