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... questa è la stanza centrale nel loggiato, sicuramente era "s'apposentu bòna" ovvero la stanza dove accogliere gli ospiti, il soffitto è un graticcio di canne appeso ai travi della stanza in alto e intonacato a gesso con qualche sottile crepa ma in ottimo stato (merito sicuramente delle due aperture di areazione nell'intercapedine aperte sul loggiato che danno un riciclo continuo di aria), sempre con il pavimento contro terra si trova circa 120-150 cm sotto il livello stradale, sono evidenti due tecniche molto interessanti che sotto vi rivelo così come osservate in assenza di intonaco...
(la prima tecnica molto interessante è la parete verso la strada: vi sono ancora incastonati dei piccoli pezzi in pietra arenaria che sono tenuti da dei picchetti in legno, molto probabilmente ginepro perchè sembra inalterato dall'umido, piantati non si sa da che epoca e per che motivo - vorrei tanto il parere di un esperto - cosa che non ho trovato nelle altre stanze; la seconda tecnica è l'arco in mattoni crudi sul quale appoggiano i gradini della scala, che si vedono, come se fosse non ci fosse il muro di sostegno - perché fare un arco dove bastava il muro? - come ho già detto i gradini appoggiano sicuramente su un terzo muro a scala tra le due pareti del vano scale stesso; da notare anche i mattoni crudi messi per il lungo tipici di muri non portanti e la nicchia, che pochi mesi prima avevo sondato, chiusa con un mattone crudo notevolmente diverso come terreno e come "stagionatura" che indica un lavoro fatto in epoca molto successiva al resto)
http://sapposentu.blogspot.it/2011/10/il-nostro-nome.html
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