
comunque se volete fare qualcosa di buono e avete molti limoni facilmente si decide di farlo appunto con i limoni (o con quello che avete intorno che vi avanza); per i limoni come per altri frutti la cosa più semplice è una marmellata (di solito non se ne mangia molta ma per averla fatta se ne mangerà di più, si può sempre regalare o utilizzare come ingrediente nobile per altre ricette più elaborate tipo torte, tortine o biscotti, crostatine); allora con gli strumenti informativi che più avete a mano (mamma, zia, nonna, vicina di casa, libro, rivista, internet,..., a parte altri parenti e conoscenti cosa ho dimenticato?) e decidete come procedere (io di solito faccio un mix di varie ricette, i risultati sono completamente personalizzati) poi vi procurate quanto vi serve, in genere dello zucchero e altre varie sostanze chimiche delle quali io cerco di fare a meno; poi in un certo momento raccogliete le forze e le idee, fate un respiro profondo e vi buttate (S.Francesco Caracciolo protettore dei cuochi d'Italia aiutami!); per me è andata così e ora vi spiego, con l'aiuto delle immagini, come ho preparato una marmellata di limoni (più o meno perché vado sempre ad occhio, e ogni volta tutte le cose mi vengono sempre diverse... così è la vita)...
[MARMELLATA DI LIMONI (foto-ricetta approssimativa):
+ una ventina di limoni, devono essere non trattati perché si deve usare tutto, più o meno maturi (nel dubbio io li scelti sia maturi che non, ne ho preso anche un paio che erano appena caduti)
+ lo stesso peso in zucchero (io non avevo una bilancia e ho fatto un calcolo tipo un limone un etto in base alle dimensioni, quelli che si vedono a bagno non li ho usati tutti)
+ dell'acqua, quantità variabile, per mettere a bagno i limoni e anche dopo per cuocerli
+ vi serve una catinella pulita, una forchetta, un coltello, una pentola abbastanza grande e un cucchiaio di legno, dei vasetti di vetro a chiusura ermetica, direi un pomeriggio libero e un po' di pazienza.
Preparazione:
un paio di giorni prima:
- date una lavata ai limoni scelti in modo da pulirne la scorza da polvere e altre impurità (da me gli uccelli sono particolarmente artistici su questi frutti) e buttate quest'acqua
- forate i limoni con la forchetta: attenzione! io non sapevo ancora che andava forata solo la buccia così ho infierito in tutta la profondità dell'attrezzo... questo ha influito molto sul risultato finale quindi se volete fare come ho fatto io considerate che il prodotto finale sarà molto più liquido
- immergete i limoni in acqua pulita nella catinella in modo che l'acqua tolga l'amaro alla buccia, l'acqua andrebbe cambiata due volte al giorno: da sottolineare che quest'acqua potete assaggiarla e se vi piace potete anche provare a berla perché sarà molto aromatica e con le proprietà della buccia che non sono le stesse della polpa ovviamente (sono oli essenziali, noi li buttiamo via perché nei limoni trattati ci sono anche dei veleni essenziali ed è molto difficile separarli, se di tutti i frutti potessimo mangiare anche la buccia credo che avremmo una pelle fantastica... ma lo affermo senza basi scientifiche)
- aggiungo solo che la vostra cucina assumerà un fantastico odore di questi agrumi, anche solo per questo motivo vale la pena di provarci perché a me piace molto questo odore (a voi no?)
Un pomeriggio:
- togliete i limoni dall'acqua, i miei troppo forati erano diventati delle vere spugne ma non sono stato così sciocco da spremerli... li ho messi su un tagliere e sono partito con l'intenzione di tagliarli a fettine sottili il più possibile mettendo tutto buccia, polpa, semi in una pentola fino a riempirla o quasi (qui avrei dovuto pesarla ma, come ho detto, bilancia non ne avevo e ho deciso che erano due chilogrammi)
- versate nella pentola circa un litro d'acqua, io ci ho messo quella dell'ultimo bagno perché era anche molto carica di succo (me la sono conservata e bevuta nei giorni successivi e gli effetti mi sembravano gli stessi della pozione dei galli di Asterix)
- mettete la pentola su un fornello, portate a lenta ebollizione col coperchio e poi fate bollire per una ventina di minuti (sì, l'orologio ce lo avevo ma sul tempo non posso garantire, forse è passato un po' di più), mescolate lentamente con un cucchiaio di legno in modo che quanto è sopra vada sotto
- se non vi piacciono i semi caramellati potete toglierli man mano che si arenano sul cucchiaio di legno e scaricarli da una parte (tanto dopo a vederli lì vi verrà facilmente voglia di succhiarli)
- la broda diventerà sempre più cotta e omogenea, la mia tremendamente liquida anche dopo tre ore: non vi spiego la prova della goccia e del piattino perché non l'ho capita completamente (certe finezze non riesco proprio a memorizzarle) ma dovrebbe servire a evitare di farla stracotta perché tutto diventa omogeneo e sparisce praticamente quasi ogni buccia
- a un certo punto erano le 20:00 mi sono stancato e ho deciso che la marmellata era pronta
- mentre la marmellata cuoceva, un po' stressato per dovere comunque ogni tanto mescolare, ho lavato i vasetti e coperchi meglio che potevo e li ho asciugati (l'intenzione iniziale era di metterli al sole ma poi il sole era già tramontato e ho usato un burazzo, ovvero un telo di cotone) preparandoli in fila da un lato
- al momento fatidico ho tolto la pentola da fuoco e, attesi un paio di minuti, ho preso un mestolo (non era tra le cose che ci vogliono nell'elenco iniziale?) e un po' maldestramente ho riempito i barattoli (fortunatamente avevo due vasi grandi che avevo tenuto per le erbe seccate) rovesciandoli sul telo di cotone, dopo averli ovviamente tappati: questo sembra serva a sigillarli se si lasciano finché non si raffredda il barattolo (il mio timore di vederli esplodere dal calore era fortunatamente infondato)
- leccate pure il mestolo e il cucchiaio di legno se vi piace, ma mettere la pentola tutta appiccicata a bagno da lavare (nessuna ricetta spiega mai come lavare quello che si usa) e vi assicuro che si laverà benissimo (come si vede ho usato una pentola antiaderente per il motivo che era la più grande, non credo sia importante anzi non lo è)
- quando i barattoli sono freddi potete metterli diritti, constatare come me che il composto ha un bel colore ma è rimasto liquido invece di gelatinizzare, lavare l'esterno dei barattoli se siete stati maldestri come me nel versare e li avete tutti incrostati di polpa zuccherina
Nel caso voleste assaggiare il risultato prenotatevi che vi contatterò, se ne rimane ovviamente.
Grazie per l'attenzione e arrivederci alla prossima foto-ricetta approssimativa... ]
Le fantastiche proprietà del limone
22 modi per usare la scorza di limone
Proprietà curative della buccia di limone
Nessun commento:
Posta un commento